Leonardo Manetti
IntervistAutore

Leonardo Manetti: “Scrivo per conoscere me stesso”

Leonardo Manetti ospite della rubrica IntervistAutore. Il poeta contemporaneo toscano si racconta su Verba Spinosa. Prima di lasciarvi alla consueta nota biografica di apertura, voglio dirvi che questa è una delle più belle intervistAutore che ho avuto il piacere di pubblicare sul mio blog. Non a caso, Leonardo, per il suo stile e per il suo lavoro, ho scoperto essere uno scrittore perfetto per il mio progetto #coltiviamolascrittura! Tanto per stare in tema, vi terrò sulle spine ancora un po’, iniziando con qualche curiosità sull’autore…

Leonardo Manetti

Biografia di Leonardo Manetti

Leonardo Manetti è nato a Firenze, vive a Greve in Chianti (piccolo paese della Toscana) e, oltre a fare l’imprenditore agricolo a tutto tondo, coltiva la passione per la scrittura. Inoltre, è stato uno dei protagonisti del reality di Sky Il Contadino Cerca Moglie. La Poesia diventa parte integrante del suo mondo nel 2013 con il libro “sChianti” (ed. Tempo al Libro).

Nel 2017 Edizioni Helicon pubblica il suo ultimo lavoro “Poesia in cucina con le ricette di mamma Cristina” (Per il link all’acquisto e la sinossi potete cliccare QUI).

Il percorso artistico-poetico di Leonardo è in continua evoluzione. Infatti, la condivisione e l’ideazione di alcuni progetti culturali legati al sociale, in cui il poeta toscano si è rivelato parte attiva, dimostrano un forte attaccamento alle tradizioni e alla storia del suo paese. Se volete sapere qualcosa in più di questo artista creativo ed eclettico, amante dei viaggi e del teatro, potete visitare il suo blog cliccando QUI.

Intervista al Poeta Leonardo Manetti a cura di Marina Atzori

Ciao Leonardo, è un vero piacere averti come ospite nella rubrica IntervistAutore di Verba Spinosa.

  • Com’è nata l’idea del tuo ultimo libro “Poesie in cucina… ”?

L’idea di questo libro nasce da Expo 2015 che si è svolto a Milano. Ho avuto l’occasione di visitarlo più volte e oltre ad avere conosciuto tante realtà diverse, ho capito ancora di più dell’importanza che il cibo riveste per la società. Un ruolo centrale non solo per l’alimentazione ma anche per la cultura di un paese.

La poesia per me non è solo parole in versi ma è poesia il processo di trasformazione che dal grano porta al pane e alla pasta o dal latte ai formaggi, la fermentazione alcolica che avviene nel mosto di uve, il miele che viene prodotto dalle api, e così via.

Con questi presupposti un giorno ero in macchina aspettando la mia mamma, lei ha dei libretti di ricette scritti a mano, e uno di questi era sul sedile, io lʼho preso e ho pensato di realizzare il libro alternando ricette a poesie.

  • La Poesia contemporanea sta compiendo una sorta di metamorfosi che l’editoria sembrerebbe ben apprezzare, ossia un graduale riavvicinamento a valori più universali e un seppure leggero distacco dalla classica visione individualista del poeta. Quali sono state le esperienze di vita che hanno influenzato in particolar modo i tuoi testi? Insomma, quanto c’è di Leonardo uomo in quello che scrivi?

Nelle mie poesie c’è molto di me, sono uno specchio fedele di come sono io con le mie emozioni e il mio vissuto. Io scrivo poesie fin dall’adolescenza ma come ho detto più volte è stato un incidente stradale a darmi la forza di uscire allo scoperto.

  •  La Poesia, per te, non è… ; i libri, per te, sono…

La Poesia, per me, non è sofisticata. Il libri, per me, sono l’infinito.

  • Tra le numerose attività di produzione agricola di cui ti occupi ci sono i rizomi essiccati di Iris pallida (Giaggiolo), fiore dai petali variopinti, oggi molto utilizzato nel settore della cosmesi e non solo. Il Giaggiolo ha alle spalle una storia antichissima che si ricongiunge a Egizi, Greci e Romani. Cosa ti ha affascinato di questo fiore e in che misura le tue opere sono state ispirate dalla Natura?

Leonardo Manetti

Questa pianta mi ha affascinato per la bellezza del suo fiore ma soprattutto perché la vera ricchezza sta nel suo rizoma sotto terra che poi esce e ci regala una preziosa essenza dopo un lungo processo di lavorazione. Dove c’è poesia, spesso c’è l’uomo e la natura insieme. Io vivo in campagna e lavoro a stretto contatto con la terra e questo ha incoraggiato la mia vena poetica e sicuramente questo legame si ritrova nel mio modo di scrivere.

  • Hai la possibilità di commissionare un murales da personalizzare in tutto e per tutto. In quale città ti piacerebbe fosse realizzato, quali elementi illustrativi non dovrebbero mancare e quale sentimento vorresti fosse rappresentato.

Firenze perché è la città dove sono nato e alla quale sono molto legato per ragioni di cuore. Vorrei fosse rappresentato l’amore in tutte le sue forme e sfumature, visto anche il difficile momento nel quale viviamo. Sicuramente non può mancare un cuore, ma anche tante mani che si stringono.

  • Veniamo alla tua passione per i viaggi. Dove ritorneresti o dove ti piacerebbe andare e per quale motivo?

Tornerei nei Caraibi perché sono molto affezionato a quelle isole. Era la prima volta che uscivo dall’Europa, ma poi ci sono tornato, perché rimasi colpito dai sorrisi delle persone, dai ritmi di vita lenti e dal loro senso di fratellanza e solidarietà che ormai si è perso da noi. In quei paesi ho anche ritrovato un’arte più vera e semplice che da noi si è persa. L’arte ormai da noi è influenzata dalla troppa cultura e dalle mode, è troppo sofisticata e lontana dalla verità e dalla natura.

  • Due componimenti in cui i lettori di Verba Spinosa possano scoprire una parte di te che in pochi conoscono.

Disagio

Guardando l’ascia di un guerriero

mi rinchiusi nella tana,

viaggiai tra i cunicoli

di un’anima inesplorata.

Leggendo lettere imprigionate

di un corpo ferito

scoprii intimi segreti,

corsi fuori, all’aperto.

Abbagliato dalla sfarzo

mi sentii debole,

mi colse un dolore

caddi nel panico.

Perché scrivo

Scrivo per stare in compagnia di autori, scrittori, poeti, pittori e attori, la parte creativa della società.

Scrivo per cogliere la bellezza di ogni istante e per esplorare le meraviglie che mi circondano.

Scrivo per ricordarmi le cose importanti.

Scrivo per inseguire un sogno.

Scrivo per vivere il presente sperando nel futuro.

Scrivo perché sogno un mondo migliore, vivo l’epoca dell’Illuminismo ma vorrei conoscere il Romanticismo.

Scrivo per regalare le mie emozioni e i miei stati d’animo agli altri.

Scrivo per conoscere me stesso.

Scrivo perché quando metto per iscritto sul foglio bianco le mie voci silenziose del subconscio, mi sento felice e libero.

Scrivo per sfogarmi, per fare uscire i tormenti e le inquietudini, per liberare il mio mondo interiore dal caos.

Scrivo per buttare la maschera di tutti i giorni.

Scrivo perché non riesco a dire a voce chi sono, cosa voglio, le mie debolezze, le mie fragilità, i miei desideri, la mia sensibilità.

Scrivo per dimostrare l’affetto che non riesco a dimostrare con i gesti.

Scrivo perché ne sento il bisogno.

Scrivo poesie o presunte tali perché la poesia è l’essenza dell’io. La poesia è una rivelazione dell’autore più personale e interiore della narrativa.

Grazie Leonardo, è stato un vero piacere intervistarti. Leggerò molto presto i tuoi libri.

Leonardo Manetti

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