Oggi vi parlo di La Mucca Viola di Seth Godin, scrittore, imprenditore e insegnante statunitense che è stato in grado di ispirare persone di tutto il mondo diffondendo una vision sulle strategie di vendita fuori da schemi prestabiliti e superati. La genialità di Godin è unica per definizione e per almeno un milione di motivi. È unica perché demolisce la vecchia scuola delle «P» del marketing. È unica perché trova una soluzione dove gli altri non la cercherebbero. È unica perché dà una scossa ai business man troppo concentrati su sé stessi e davvero poco sui desideri del consumatore.

La Mucca Viola di Seth Godin [Recensione]

Titolo e copertina di La mucca viola. Parliamone

Non si può rimanere indifferenti di fronte a un titolo e a una copertina così esuberanti ed efficaci. Nessuno, prima d’ora, aveva mai pensato di parlare di marketing affidando i concepts principali a una MUCCA VIOLA.

La scelta di rendere protagonista una mucca viola, anzi, La Mucca Viola non è casuale

Chi ha già letto Seth Godin lo sa: in tutta la sua linea di pensiero niente è affidato al caso, ed è così anche per questo libro, dove stabilisce subito un contatto di qualità e di sostanza con il lettore, creando una relazione stretta e coinvolgente. L’aneddoto divertente in cui racconta come è nata l’ambiziosa associazione di idee tra una semplice (si fa per dire) mucca e il colore viola ne è la riprova. (Ovviamente, non faccio spoiler, altrimenti che gusto ci sarebbe?)

L’approccio stilistico è da relatore, da creativo, da business blogger e non da professore. Questa è la forza di Seth Godin

Il suo stile è empatico, equilibrato e tanto semplice quanto trascinante. Se la prima impressione è quella che conta, Godin è un passo avanti a tanti che credono sia possibile affidare il vademecum di un’azienda ad un unico e solito “comune denominatore”, l’Ufficio Marketing.

Non c’è una sbavatura. Il suo è un linguaggio fresco e scorrevole

Godin è chiaramente un professionista che si diverte a stupire e ci riesce. I messaggi che arrivano al pubblico sono preziosi e racchiudono un principio motivante, il primo tra tutti: “Cercate di non passare inosservati”. Seppure contraddistinguersi sia un processo estremamente complesso, Godin, per arrivarci, non si limita a spingere su una cura esasperata del rapporto di fidelizzazione, ma si spinge fino e oltre la passione, quella che chiama «okatu», vale a dire, “il pallino” per qualcosa che si ama e si conosce in modo particolare e profondo, al punto da poterlo proporre al consumatore come nessun altro.

La mucca viola

I punti di forza e le chiavi di lettura del libro sono parecchi

La chiarezza degli intenti, per esempio, può essere una delle chiavi di lettura de La Mucca Viola. Poi ci sono concepts da non dare mai per scontati: la comunicazione visiva e non, l’importanza di creare qualcosa in cui credere fermamente e l’aspetto altrettanto importante di spostare l’attenzione dall’ego aziendale ai bisogni e alle esigenze di un customer service di nicchia.

Definire questo libro come un qualsiasi manuale delle soluzioni sbrigative per i momenti più difficili del business sarebbe riduttivo

Tuttavia, qualche consiglio in pillole Godin cerca di darlo lo stesso, senza avere la pretesa di diffondere una verità assoluta e, anzi, l’autore prende una certa distanza dai guru del marketing vecchio stile che credono fortemente nel potere persuasivo della pubblicità in tv, oramai superato e troppo costoso rispetto ai risultati ce si ottengono.

Il sottotitolo ha il sapore della promessa di un aiuto, grazie a un sapiente utilizzo dell’engagement

Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone, dove è già stato inventato tutto l’inventabile.

Il messaggio di Godin non è così universale come potrebbe sembrare. Nonostante un pensiero comune a tutti esista: le mucche marroni superano di gran lunga le MUCCHE VIOLA.

Essere una MUCCA VIOLA non è proprio per tutti in senso lato, bensì per pochi e in senso stretto.

Le famose «P» del marketing vecchio stile, secondo Godin, non sono più sufficienti. Quindi… siate pronti a cambiare strategia e modo di pensare

  • Prodotto
  • Prezzo
  • Promozione
  • Posizionamento
  • Pubblicità
  • Packaging
  • Passaparola
  • Permesso

La Mucca Viola rappresenta la nuova P, la Purple Cow, l’assumersi dei rischi da parte di coloro che vogliono investire non sempre in denaro ma in ideali e valori aggiunti, valori speciali su cui nessuno sarebbe pronto a scommetterebbe. L’essenza della MUCCA VIOLA è la straordinarietà.

La Sua non è una mucca come tante ma è straordinaria come poche, e si fa notare un bel po’, non perché è bella o senza difetti, ma perché va alla ricerca dello “straordinario”, di quello che altri non hanno. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di un imprenditore di probabile successo.

Da qui, vi invito ad approfondire la lettura da una prospettiva ancora più interessante, che in inglese potrebbe essere riassunta così: Think outside the box (Pensa fuori dagli schemi).

I passaggi principali del pensiero di Seth Godin, in sostanza sono:

  • Pensa come gli altri non penserebbero.
  • Parti da un mercato piccolo e da un prodotto che lo conquisti per la sua straordinarietà.
  • Trova la ciliegina mancante del tuo settore e dedicati a quella.
  • Rivoluziona il tuo modo di fare marketing.

E quelli che non cito non sono da meno. Potete credermi.

Chiedersi: Perché no? Funziona, invece!

Non ci sono mai motivi che ci impediscano di prendere delle iniziative. Così scrive Godin, e sotto sotto, lascia intendere: osate quanto più potete osare!

Caro cliente